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Udite udite! Habemus lex!
Ogni tanto, per fortuna, tra mille bandi, qualcosa va in porto.
Finalmente è stata definitivamente approvata il 19 maggio la legge che inserirà nel Codice penale un Titolo specifico dedicato ai delitti ambientali. Pensate che 16 anni fa fai convocato dalle Commissioni congiunte ambiente e giustizia del Senato in qualità di esperto per contribuire alla discussione sul primo testo di quella che oggi è divenuta legge! Non si può certo nascondere la soddisfazione per il raggiungimento di questo “significativo” risultato. Significativo perché aver inserito nel Codice Rocco (del 1930!) in particolare i delitti di inquinamento ambientale e delitto ambientale ha in sé un valore elevatissimo, in adempimento tra l’altro con i desiderata di cui alla Dir. 99/2008/UE. Quanto alla sua effettiva efficacia staremo a vedere. I dubbi sono leciti (v. tra l’altro i commenti di Amendola, del Gen. Costa del CFS, del PM Nola).
Innanzitutto per l’indeterminatezza di alcuni termini inseriti nel testo (“abusivamente”, “significativo”, “misurabile”), in secondo luogo perché per funzionare avrebbe bisogno di “significative” risorse sul campo della vigilanza e del controllo che attualmente non ci sono (in più si pensa di eliminare il Corpo forestale!), infine per quello stucchevole ed attualissimo vezzo di utilizzare slogan ad effetto invece di analizzare i contenuti. “Con questa legge mai più Terra dei fuochi e Eternit!”. Ma che significa? Che se ci sono le sanzioni scompaiono i reati? Sarebbe come dire che siccome c’è il reato di furto dal 1930 nessuno ha mai rubato. Magari! E poi, per favore, impariamo a studiare e ad analizzare le norme per quel che sono. Un esempio? Avete presente l’art. 256bis del Testo Unico Ambientale sulla – appunto – “terra dei fuochi”? Andatelo a leggere e scoprirete che non è applicabile alla “Terra dei fuochi” in quanto “non” punisce chi appicca il fuoco a discariche abusive ma solo a chi appicca il fuoco a rifiuti abbandonati. Complimenti! In ogni caso benvenuta nuova legge e speriamo sia presto operativa.
A proposito di annunci. Sbaglio o solo nel gennaio scorso si leggeva sui siti ufficiali dei Ministeri ambiente e istruzione che “sicuramente” sin da quest’anno sarebbe stata inserita tra le materie scolastiche obbligatorie sin dalla scuola primaria l’ educazione ambientale? Arisbaglio o nella riforma sulla c.d. “buona scuola” non c’è nemmeno un cenno alla medesima? Come AssIEA ci impegneremo affinchè questa promessa venga mantenuta.
A proposito di AssIEA. Come presidente della medesima sono stato convocato il 20 maggio per un’audizione presso le Commissioni VIII e X alla Camera nell’ambito della discussione sul recepimento della c.d. Seveso III (Dir. 18/2012/CE) sulle attività a rischio di incidente rilevante, recepimento che sarebbe dovuto avvenire entro il primo giugno prossimo, cosa a questo punto assolutamente impossibile: questo il testo delle nostre proposte.
A proposito di primo giugno: tra pochi giorni entrano in vigore le nuove regole su sostanze pericolose (CLP) e classificazione e caratterizzazione rifiuti. Volete essere formati correttamente e con autorevolezza tecnico-giuridica? Vi aspetto dal 30 giugno al 2 luglio 2015 a Rivalta (PC) alla Summer School GESTIONE RIFIUTI, aspetti pratici e operativi.

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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