Con parere n. 01480/2015 del 15 maggio 2015 il Consiglio di Stato si è espresso in merito allo schema di decreto che modifica gli allegati D e I della parte IV del D.L.vo 152/06, concernenti il catalogo europeo dei rifiuti e le caratteristiche di pericolo dei medesimi (prot. 9073/GAB).
In particolare nel documento si legge che “Del resto, la prossima entrata in vigore della normativa europea succitata, modificativa, peraltro, della direttiva n. 2008/98/CE, giustifica che l’Amministrazione si dia carico di correggere con efficacia di mero accertamento, il complesso delle norme vigenti, cui operatori e cittadini devono dare applicazione, senza con ciò introdurvi modificazioni. Sicchè la parte codificata della normativa italiana, il cui contrasto con i recenti provvedimenti normativi dell’Unione potrebbe indurre in pericolose confusioni quanti sono chiamati ad applicarla, ben può essere modificato a fini di certezza e migliore conoscenza del diritto vigente. Conseguentemente il d.m. non può contenere – come si vedrà in seguito – norme che si discostino anche minimamente da quelle che in sede europea sono state varate con il regolamento n. 1357/2014 e con la Decisione n. 2014/955/UE. Solo seguendo tale ragionamento ed in questi ristretti limiti può eccezionalmente consentirsi sulla legittimità del d.m., sul quale è stato richiesto il parere di competenza. Di qui la particolare valenza delle osservazioni che seguono, nelle parti in cui esprimono dubbi sulla conformità delle disposizioni proposte a quelle introdotte con i due atti normativi dell’U.E.”. (GG)


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