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Reato di danneggiamento per sversamento inquinante: quando è punibile?

Categoria: Acqua
Autorità: Cass. Pen., Sez. III
Data: 19/05/2017
n. 28360

Ai fini della sussistenza del reato di danneggiamento di cui all’art. 635 cod. pen. rileva anche il dolo eventuale che si configura quando l’agente si sia rappresentato, come probabile o possibile, anche un evento diverso da quello voluto e, ciò nonostante, abbia agito ugualmente accettando il rischio del suo verificarsi: pertanto, nel caso di specie è stata confermata la condanna per il delitto di danneggiamento aggravato in relazione allo sversamento inquinante nel fiume Tevere di residui della lavorazione aziendale ricollegato alle attività di pulitura degli impianti a conclusione del ciclo produttivo. Nella specie, infatti, la ricorrente era imputata anche della contravvenzione ex art. 137 comma 1 d.lgs. 152/2006, dichiarata estinta dal Tribunale per maturata prescrizione, con riguardo all'abusivo scarico nel fiume Tevere di acque derivate dal processo di lavorazione industriale. Detto reato, di evidente natura dolosa per effetto della consapevolezza dell'agente circa l'assenza di autorizzazione amministrativa, costituisce l'antefatto giuridico da cui è stato desunto in termini di consequenzialità logica la previsione che allo sversamento potessero ricollegarsi effetti nocivi per l'attiguo corso d'acqua in considerazione della natura delle sostanze smaltite (etanolo) e la correlata accettazione del rischio.

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Leggi la sentenza

Ritenuto in fatto 1.Con sentenza resa in data 6/5/2015 il Tribunale di Perugia dichiarava D.S. I., amministratore unico della Distilleria D. L. s.r.l., colpevole del delitto di danneggiamento aggravato in relazione allo sversamento nel fiume Tevere di residui della lavorazione aziendale che avevano determinato il deterioramento delle acque e la moria di varie specie ittiche, e la condannava alla pena di mesi quattro di reclusione nonché al risarcimento del danno in favore della parte civile "Legambiente Umbria", liquidato in euro 15mila; accordava, inoltre, all’imputata il beneficio della sospensione condizionale subordinato al pagamento della somma liquidata. Con l'impugnata sentenza la Corte…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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