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Inquinamento ambientale: il deterioramento deve essere irreversibile?

Categoria: Danno ambientale
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 16/11/2017
n. 52436

Il delitto di inquinamento ambientale, di cui all'art. 452-bis cod. pen., è reato di danno, integrato da un evento di danneggiamento che, nel caso del "deterioramento", consiste in una riduzione della cosa che ne costituisce oggetto in uno stato tale da diminuirne in modo apprezzabile, il valore o da impedirne anche parzialmente l'uso, ovvero da rendere necessaria, per il ripristino, una attività non agevole, mentre, nel caso della "compromissione", consiste in uno squilibrio funzionale che attiene alla relazione del bene aggredito con l'uomo e ai bisogni o interessi che il bene medesimo deve soddisfare, e ai fini del sequestro preventivo (nel caso di depuratori) è sufficiente accertare il deterioramento significativo o la compromissione come altamente probabili, desunti dalla natura e dalla durata nel tempo degli scarichi abusivi.

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Ritenuto in fatto 1.. Il Tribunale di Agrigento con ordinanza del 23 settembre 2016 accoglieva parzialmente il ricorso di C.M. , legale rappresentante della G.A.  s.p.a., e annullava il decreto del 3 agosto 2016 limitatamente al reato sub D) della rubrica, e il decreto del 1 agosto 2016, limitatamente ai reati sub B) e C) della rubrica, confermava nel resto i decreti di sequestro preventivo del Giudice per le indagini preliminari di Agrigento del 3 agosto 2016 e del 1 agosto 2016, di impianti di depurazione, relativamente ai reati ipotizzati di cui agli art. 110 e 674 cod. pen. -…
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