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Apparato sanzionatorio e continuità normativa

Categoria: AIA
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 16/05/2012
n. 18741

L'originaria ipotesi contravvenzionale disciplinata dall'art. 16, c. 2, del D.L.vo n. 59/2005 è stata trasfusa - senza alcuna modifica - nel testo rappresentato dall'art. 29-quattuordiecies del D.Lvo n. 152/2006 introdotto dall’art. 2, c. 24, del D.L.vo n. 128/2010 che ha, appunto, inserito nel corpo normativo preesistente alcune modifiche in materia di autorizzazione integrata ambientale. Il testo dell’art. 29-quattuordiecies del D.L.vo n. 128/2010 costituisce ictu oculi l'esatta riproposizione del precedente testo contenuto nell’art. 16, c. 2, del D.L.vo n. 59/2005 con conseguente continuità normativa della fattispecie. Tale conclusione impedisce quindi di accedere alla tesi di una avvenuta abrogazione del precedente reato di cui all’art. 16 c. 2 contenuto nel D.L.vo n. 59/2005, in quanto l'abrogazione prevista dell’art. 4 del D.Lvo 128/10 dell'intero del D. L.vo 59/05 è solo di tipo formale.

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