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Deposito incontrollato: quali indizi?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. VII
Data: 10/10/2018
n. ord. 45650

In tema di rifiuti, il numero degli stessi, la confusione diffusa e stabilizzata nella disposizione e l'estensione degli stessi sull'intera area dell'impresa non possono ritenersi dati sintomatici di una fisiologica fase del processo di smaltimento risultando, piuttosto, addebitabili ad una totale disorganizzazione nella gestione degli stessi, qualificando una fattispecie di deposito incontrollato, sanzionato dall’art. 256 del D.L.vo 152/2006. Trattasi di reato di mera condotta, che non richiede, ai fini della sua configurabilità, un concreto pregiudizio per il bene giuridico protetto.

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Leggi la sentenza

Ritenuto   - che la Corte d'appello di Palermo, con sentenza del 13/12/2017, ha confermato la sentenza del Tribunale di Termini Imerese del 07/11/2016 di condanna di C. A. per il reato di cui all'art. 256, comma 4, del D. Lgs n. 152 del 2006 (così riqualificato il reato di cui all'art.256, comma 2) perché, nella qualità di titolare dell'omonima impresa individuale effettuava un'attività di deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti da carcasse di veicoli e motocicli fuori uso, rottami metallici, parti meccaniche e pneumatici fuori uso e pericolosi costituiti da veicoli, motocicli e ciclomotori fuori uso in aree non…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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