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RIFIUTI – Tarsu, assimilazione “ex lege”

Categoria: Rifiuti
Autorità: Corte di Cassazione Civile – Sez. Tributaria
Data: 24/03/2010
n. 07086

In tema di tassa per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani (TARSU), l'art. 39 della legge 22 febbraio 1994, n. 146, nel prevedere l'assimilazione "ex lege" di alcune categorie di rifiuti speciali non tossici e nocivi a quelli urbani, a prescindere da una valutazione caso per caso in sede amministrativa, non si pone in contrasto con la normativa comunitaria "ratione temporis" vigente (artt. 4 e 5 della Direttiva CEE 75/442, come modificati dalla Direttiva CEE 91/156; art. 2 di tale ultima Direttiva; artt. 7 e 22 della Direttiva CEE 94/62), nella parte in cui impone agli Stati membri l'obbligo di adottare le misure necessarie ad assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti "senza pericolo per la salute dell'uomo e senza pregiudizio per l'ambiente, attraverso impianti appropriati nonché metodi e tecnologie i più idonei a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica", sia perché nessuna di tali direttive prevede la necessità di una specifica delibera amministrativa in materia di assimilazione dei rifiuti, sia perché, quando una direttiva comunitaria genericamente impone l'adozione di strumenti adeguati in funzione del conseguimento di un determinato fine, la valutazione dell'adeguatezza o meno dello strumento in concreto scelto dal legislatore nazionale deve essere complessiva, con la conseguenza che non si può "a priori" ritenere lo strumento amministrativo più adeguato di quello legislativo.

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