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Ambiente: costo o beneficio?

Sicuramente non ho alcuna intenzione di farmi ingabbiare nel dibattito TAV sì, TAV no, ma mi si consenta qualche riflessione su alcune recenti prese di posizione in argomento.

Innanzitutto inserire tra i costi dell’opera in questione il mancato introito derivante dal diminuito traffico autostradale di TIR inquinanti è di un’assurdità con pochi precedenti. Ripeto, non entro nel merito della questione: se ne potrebbe discutere facendo una seria comparazione tra l’impatto ambientale del realizzarsi della TAV e dell’oggettiva, indubbia riduzione dell’inquinamento atmosferico spostando il trasporto da gomma a rotaia, ma non così, cribbio! E non è la prima volta! Qualche mese fa ho letto che qualche altro evoluto politico si ribellava agli ecoincentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride perché in Italia se ne producono pochissime! E che cavolo! Incentiviamo le industrie automobilistiche italiane a produrre di più, no?

Ovviamente ci sarà qualche genio che interpretarà questa mia riflessione come una presa di posizione a favore della TAV: ma non importa, tanto sono abituato ai somari in malafede.

Ma sì! Riempiamoci la bocca e riempiamo le teste di “green economy”, “circular economy”, e blablabla, tanto nessuno capisce niente. In più facciamo un paio di regalie e il gioco è fatto. In fondo basta un poco di zucchero e la pillola va giù, no?

Da ultimo vi segnalo che per ancora pochissimi giorni è possibile iscriversi al Master DIRITTO AMBIENTALE a Roma dall’1 marzo : affrettatevi!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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