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Da Sistri a Registro? Araba fenice?

Dunque il de profundis del Sistri è definitivo. Amen. Non ne avremo nostalgia. Ma è davvero definitivo?

È infatti andata in Gazzetta Ufficiale, ed è quindi vigente dal 13 febbraio, la L. n. 12 dell’11 febbraio di conversione del DL semplificazioni, la quale, in realtà, all’art. 6, non si limita a far ciò, ma introduce un fantomatico Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri?) già “istituito “ dallo stesso 13 febbraio, ma vigente – e quindi operativo – solo alla luce di un DM che definirà non solo le “modalità di organizzazione e funzionamento del Registro”, ma anche i costi (c. 3 quater) e le sanzioni (c. 3 quinques) che rischierà chi (sostanzialmente gli stessi obbligati al Sistri, ex. c. 3) non si iscrive e/o non paga il “contributo”.

Non sarà mica una sorta di Sistri bis, araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri dopo la sua morte (apparente)? Teniamo per ora ancora per un po’ black box e chiavette nel cassetto che non si sa mai? Chissà! Lo scopriremo solo vivendo.

Intanto vi segnalo che il corso RIFIUTI: novità e criticità (post SISTRI, new Registri?, stoccaggio rifiuti, classificazione, ecc…) sarà replicato a Roma il 5 marzo e a Bologna il 9 aprile.

Infine segnalo anche il nuovissimo corso su Terre e rocce da scavo e rifiuti da manutenzione/demolizione a Milano il 7 maggio.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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