09/04/2025
Pellet di plastica
Nuove norme UE per ridurre l'inquinamento da microplastiche
microplastiche plasticaIeri, 8 aprile 2025, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento volto a prevenire la dispersione nell’ambiente di pellet di plastica, le materie prime industriali utilizzate per realizzare prodotti in plastica.
Le nuove norme contribuiranno a migliorare la gestione dei pellet di plastica in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, sia via terra che via mare.
La prevenzione delle perdite di pellet di plastica sarà l’obiettivo principale per gli operatori e i trasportatori UE ed extra-UE. Un insieme chiaro di misure sarà incluso in un piano di gestione del rischio, predisposto da ogni impianto che tratta pellet. Tali misure riguarderanno, tra l’altro, l’imballaggio, il carico e lo scarico, la formazione del personale e le attrezzature necessarie.
Per garantire parità di condizioni tra i trasportatori dell’UE e quelli extra-UE e garantire responsabilità e trasparenza a tutti i trasportatori di pellet di plastica, i trasportatori extra-UE dovranno designare un rappresentante autorizzato nell’UE.
In linea con gli obiettivi di semplificazione per le imprese più piccole, l’accordo provvisorio trova un equilibrio tra un elevato livello di tutela ambientale e requisiti aziendali adeguati alle loro diverse dimensioni. In questo senso, gli operatori che gestiscono oltre 1.500 tonnellate di pellet di plastica all’anno dovranno ottenere un certificato rilasciato da un ente terzo indipendente. Le piccole imprese che gestiscono anch’esse oltre 1.500 tonnellate all’anno beneficeranno di obblighi più leggeri, come una certificazione una tantum da effettuare entro 5 anni dall’entrata in vigore. Infine, le imprese che gestiscono meno di 1.500 tonnellate all’anno e le microimprese dovranno semplicemente rilasciare un’autodichiarazione di conformità.
L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento. Sarà quindi formalmente adottato da entrambe le istituzioni e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE per poi entrare in vigore due anni dopo la pubblicazione.