03/04/2025
Rifiuti tessili: in consultazione il decreto EPR
Osservazioni da inviare entro il 5 maggio
Responsabilità Estesa Produttore RifiutiIl Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato la consultazione pubblica sullo schema di decreto per l’istituzione del regime di responsabilità estesa del produttore per la filiera dei prodotti tessili di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessili per la casa.
Il termine per inviare le osservazioni è fissato al giorno 5 maggio 2025.
Nella bozza di decreto sono stati fissati specifici obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti tessili post-consumo per l’avvio a preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero, calcolati rispetto all’immesso sul mercato di prodotti tessili nei tre anni precedenti: almeno il 15% in peso entro il 2026, almeno il 25% in peso entro il 2030, almeno il 40% in peso entro il 2035.
Per il raggiungimento degli obiettivi ambientali posti in capo alla filiera, i produttori saranno tenuti a versare ai sistemi di gestione un contributo ambientale per la copertura dei costi necessari per fornire servizi efficienti di gestione dei rifiuti. Il contributo ambientale coprirà i costi per la gestione del fine vita dei prodotti tessili immessi sul mercato nazionale nell’anno solare precedente e sarà impiegato altresì per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni volte a migliorare le attività di separazione e riciclo dei componenti dei prodotti tessili giunti a fine vita, e delle fibre tessili più difficilmente recuperabili.
Nella bozza di decreto è inoltre previsto che i produttori adempiano agli obblighi di responsabilità estesa tramite sistemi di gestione istituiti sotto forma di consorzi. Tali sistemi dovranno essere aperti alla partecipazione degli operatori economici interessati, assicurando il rispetto del principio di trasparenza e di non discriminazione.
La bozza, infine, prevede la costituzione di un Centro di Coordinamento al fine di garantire il necessario raccordo tra i consorzi operanti, la rendicontazione dell’attività di raccolta differenziata, l’omogeneità dell’operatività dei sistemi di gestione, nonché per coordinare principalmente il ritiro dei rifiuti conferiti ai punti di raccolta gestiti dai gestori del servizio di igiene urbana e, quando necessario, di quelli conferiti ai punti di raccolta selettivi istituiti dai consorzi.