Lo scorso 18 settembre la Commissione Affari costituzionali della Camera ha iniziato l’esame del ddl recante “Deleghe al Governo in materia di semplificazione e codificazione”.

Il disegno di legge, presentato il 30 aprile 2019, è volto ad avviare un processo di semplificazione e di codificazione della normativa vigente in settori strategici per le esigenze economiche e sociali del Paese, al fine di potenziare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, di assicurare maggiore certezza dei rapporti giuridici e chiarezza del diritto, nonché di ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e di accrescerne la competitività.

Il provvedimento prevede che il Governo adotti una serie di decreti legislativi di semplificazione, di riassetto normativo e codificazione nei seguenti settori: a) attività economiche e sviluppo economico; b) energia e fonti rinnovabili; c) agricoltura e agroalimentare; d) edilizia, urbanistica e governo del territorio; e) ambiente; f) beni culturali e paesaggio; g) spettacolo; h) turismo; i) contratti pubblici; l) acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni; m) infrastrutture e trasporti; n) cittadinanza digitale; o) lavoro e legislazione sociale (tutela e sicurezza del lavoro); p) disabilità; q) istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e di ricerca; 5 r) servizio civile; s) prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza, diffusione di informazioni da parte della pubblica amministrazione; t) giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato; u) tutela della salute.

Il ddl prevede inoltre l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di una Commissione permanente cui è attribuito il compito di assicurare in concreto l’attuazione delle misure di semplificazione, nonché il riordino dell’Unità per la semplificazione.


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