Con un comunicato del 17 giugno 2025, l’Albo nazionale gestori ambientali ha precisato che le imprese iscritte in categoria 1 (raccolta e trasporto di rifiuti urbani) possono integrare nelle proprie autorizzazioni il codice EER 20.03.99 (rifiuti da eventi calamitosi) ai sensi della Legge 18 marzo 2025, n. 40Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.

La Legge Quadro 40/2025, entrata in vigore il 2 aprile 2025, introduce misure strutturali per la gestione delle emergenze, con particolare riferimento al trattamento dei rifiuti derivanti da eventi calamitosi, definendo in via preventiva le modalità di trattamento e consolidando alcune prassi già adottate in passato attraverso provvedimenti emergenziali “caso per caso”.

In particolare, la legge classifica come rifiuti urbani non pericolosi (codice EER 20.03.99) i rifiuti generati da eventi calamitosi (esclusi quelli contenenti amianto), nonché quelli residuati dalla selezione di materiali contenenti amianto, matrici recuperabili, rifiuti pericolosi, RAEE, pile e accumulatori. Tuttavia, la stessa non introduce deroghe automatiche in merito all’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per il trasporto di tale tipologia di rifiuto, e quindi, anche in contesti emergenziali, sarà necessario ricorrere a ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell’art. 191 del D.lgs. 152/2006.

Pertanto, al fine di anticipare i tempi di risposta operativa in situazioni emergenziali e ridurre la necessità di interventi autorizzativi straordinari, le imprese iscritte in categoria 1, qualora interessate, possono integrare nelle proprie autorizzazioni il codice EER: “20.03.99 – Rifiuto urbano derivante da eventi calamitosi (escluso quello contenente amianto), nonché quello residuato dalla selezione del materiale contenente amianto, delle matrici recuperabili, dei rifiuti pericolosi, dei RAEE, delle pile e degli accumulatori, di cui alla Legge Quadro n. 40/2025.”

Le imprese potranno presentare, in qualsiasi momento, l’istanza di aggiornamento tramite il portale telematico dell’Albo, accedendo alla propria area riservata e specificando nella relazione tecnica che la richiesta risulta motivata dall’adeguamento alla citata Legge Quadro.

 

 

 


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