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I riflessi di un giudizio penale e l’interdittiva antimafia possono far decadere in automatico un’AIA?

Categoria: AIA
Autorità: Tar Lazio, Sez. V
Data: 08/02/2023
n. 2156

Non può condividersi l’assunto per cui alla data di entrata in vigore del D.L.vo n. 46/2014 l’AIA originaria aveva già perso efficacia, atteso che le vicende penali e l’interdittiva antimafia non determinano una decadenza o un “ritiro” automatico di un provvedimento amministrativo, essendo comunque necessario l’esercizio del potere di autotutela amministrativa (annullamento d’ufficio o revoca) che nella fattispecie non si rinviene. Esulano cioè, ai fini della validità e dell’efficacia dell’AIA in questione, i riflessi dei giudizi penali parallelamente svoltosi (peraltro con l’esito di assoluzione) nonché dell’interdittiva antimafia, tenuto conto che questi ultimi possono astrattamente incidere solo sulla operatività concreta dello svolgimento della gestione autorizzata, e non già sui provvedimenti ammnistrativi i quali, come detto, vengono meno solo se “ritirati” in via giudiziale o amministrativa.

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Leggi la sentenza

FATTO   Il Comune si Albano Laziale ha adito l’intestato T.A.R. chiedendo l’annullamento della determinazione della n. G14894, del 31.10.2019, del Direttore della Direzione “Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti” della Regione Lazio, recante presa d’atto della proroga dell’efficacia dell’AIA di cui alla determinazione dirigenziale n. B3695 del 13 agosto 2009, già rilasciata alla Pontina Ambiente S.r.l., relativa alla gestione di un impianto TMB e di annessa discarica, e contestuale volturazione in favore della Colle Verde s.r.l.. Allegava in punto di fatto, che con precedente determinazione n. B3695, del 13 agosto 2009, era stata rilasciata alla Pontina Ambiente S.r.l. una…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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