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La qualifica di rifiuto può perdersi per via del suo valore commerciale?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 05/07/2022
n. 25633

La qualifica della cosa come rifiuto, ex art. 183 del TUA, preesiste, sia per le sue caratteristiche oggettive che per le espresse classificazioni-catalogazioni operate dal legislatore nazionale ed europeo, alle sue possibili vicende negoziali vietandone o condizionandone il commercio; altrimenti ragionando, il commercio di rifiuti escluderebbe in radice la natura di "rifiuto" dei beni oggetto di traffico solo perché l'acquirente vi trovi una qualche utilità, a prescindere dalla necessità delle operazioni di recupero necessarie alla cessazione della qualità di rifiuto stesso.

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Ritenuto in fatto e considerato in diritto   1. Il sig. (omissis) ricorre per l’annullamento della sentenza del 17/09/2019 della Corte di appello di Genova che, decidendo la sua impugnazione, ha confermato la condanna alla pena di sette mesi di reclusione comminata con sentenza del 17/09/2019 del Tribunale di Genova per il reato di cui agli artt. 81, cpv., 483, cod. pen., 259, comma 1, d.lgs. n. 152 del 2006, a lui ascritto: a) per aver effettuato una spedizione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (un motociclo già avviato alla demolizione/rottamazione, tre motosi usati non bonificati, dieci frigoriferi…
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