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TARI e delibera comunale di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani: quali regole?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Ordinanza Cass. Civile, sez. V
Data: 09/11/2021
n. 32603

La delibera comunale che disponga l'assimilazione sulla base del solo criterio qualitativo, e non anche di quello quantitativo, va disapplicata, per contrasto con l'art. 21, comma 2, lett. g), del d.lgs. n. 22 del 1997; consegue l'applicazione della disciplina stabilita per i rifiuti speciali dall'art. 62, comma 3, del d.lgs. n. 507 del 1993 (applicabile ratione temporis) che consente l'esclusione di quella parte di superficie in cui, per struttura e destinazione, si formano esclusivamente rifiuti speciali non assimilabili o non assimilati, i cui presupposti spetterà al contribuente allegare e provare.  

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Leggi la sentenza

  Ritenuto in fatto   Con atto di appello notificato in data 5.5.2017, la Società OMISSIS impugnava la decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Milano n. 2194 del 2.2.2017, pubblicata in data 16.3.2017, che aveva respinto il ricorso da essa proposto avverso gli avvisi di liquidazione per TARI 2014-2015, emessi dal Comune di Boffalora. La sentenza aveva motivato il rigetto del ricorso, considerando che il Comune aveva inquadrato correttamente la fattispecie, poiché risultava dal Regolamento comunale che i rifiuti prodotti dalla società nello svolgimento della sua attività erano rifiuti speciali, correttamente soggetti a tassazione. La società contribuente, che svolgeva attività…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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