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Via libera all'utilizzo del Combustibile Solido Secondario (CSS)

Categoria: Rifiuti
Autorità: Tar Lazio (Roma)
Data: 07/01/2021
n. 219

Il D.M. 22/2013 (“Decreto Clini”) costituisce applicazione della disciplina “end of waste” (di cui all’art. 184-ter del T.U.A., come modificato in recepimento della Direttiva 2008/98/CE) ed è rivolto alla regolazione dei presupposti in forza dei quali le fase di produzione ed utilizzo del Combustibile Solido Secondario (CSS) si svolgano senza pericolo per la salute dell’uomo e la tutela dell’ambiente, ponendosi tale normativa all’interno del quadro europeo di promozione della c.d. “economia circolare”. In questo senso, non è sufficiente a contrastare il loro utilizzo richiamare la generica violazione della “gerarchia dei rifiuti”, in quanto l’utilizzo di tale combustibile costituisce una forma di recupero dei rifiuti, pilastro della politica ambientale europea.

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Ritenuto in fatto   I ricorrenti sono abitanti nel territorio del Comune di V. (PC), nei pressi di un cementificio gestito da B.U. ed agiscono, nel presente giudizio, al fine di ottenere l’annullamento degli atti e dei provvedimenti impugnati con i quali le Amministrazioni resistenti hanno autorizzato quest’ultima ad utilizzare quale combustibile nel predetto Cementificio, accanto a quelli fossili tradizionali sino ad ora impiegati, il prodotto denominato "C."   I) A fondamento dell’azione, espongono che l’uso del C., combustibile ottenuto da rifiuti, implicherebbe severi rischi per la salute umana, come risulterebbe dimostrato dalla “lunghissima” serie di prescrizioni dettate nella VIA…
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