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L’olio vegetale esausto è un rifiuto urbano?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cons. Stato, Sez. IV
Data: 14/12/2021
n. 8330

L’olio vegetale esausto, nel momento in cui viene raccolto presso le famiglie nell’ambito della “piccola differenziata” costituisce un rifiuto urbano ed esso mantiene questa qualificazione giuridica anche quando viene immagazzinato nei punti di raccolta presso ciascun Comune perché ne rimane intatta la provenienza dalle utenze domestiche. Tuttavia, una volta immagazzinato nei citati punti di raccolta, esso in quel momento assume anche un’altra caratteristica, non in contraddizione con la precedente, ovvero diviene un rifiuto speciale non pericoloso ai sensi dell’art. 184, comma 3, lettera f), in quanto prodotto “nell’ambito delle attività di servizio”, quale è quella di raccolta in esame.  

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Leggi la sentenza

FATTO e DIRITTO 1. L’intimata appellata, società pubblica che gestisce il servizio rifiuti del Comune di Roma, con determinazione del Presidente 23 luglio 2018, n. 30, ha indetto una procedura d’asta ad evidenza pubblica per la cessione dei rifiuti classificati con CER 20.01.25, ovvero degli oli vegetali esausti provenienti dalla raccolta differenziata delle utenze domestiche, in altri termini dell’olio residuato della frittura degli alimenti presso le famiglie (doc. 1 dell’appellante, determinazione citata). 2. L’oggetto della procedura è individuato con precisione all’art. 1 del relativo capitolato: si tratta di ritirare l’olio usato appunto “proveniente dalla raccolta differenziata nel Comune di Roma…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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