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Costituzione e ambiente: il senso di una svolta

Come ho avuto già modo di scrivere e affermare pochi giorni fa (v commento e video) è da salutare con immensa soddisfazione la modifica agli artt. 9 e 41 della Costituzione operata dalla legge costituzionale approvata definitivamente l’8 febbraio scorso.

Se siete interessati a sapere cosa ne penso dopo oltre 30 anni in cui mi sono battuto per superare quel termine di natura prettamente estetica, utilitaristica ed antropocentrica di “paesaggio”, per inserire finalmente nella nostra Carta costituzionale (come in tutti i Paesi dell’Unione Europea) anche l’Ambiente, come bene giuridico autonomo, vi invito a leggere il mio commento o a vedere il mio breve video.

Dopo 74 anni finalmente quel concetto di “bello” (tipico tra l’altro della normativa fascista: “bellezze naturali”, “vincolo paesaggistico”, ecc.) si è evoluto in quello di “bene”, come del resto anticipato dalla più evoluta giurisprudenza costituzionale e dalla normativa italiana degli anni ’80 (do you remember “Legge Galasso “ e Legge 349/86?).

Da oggi nessuna norma potrà essere contraria all’ambiente, pena la sua illegittimità incostituzionale.

Un altro passo è compiuto. Avanti ora.

PS: segnalo che anche di tutto ciò tratterò alla Scuola per Giurista ambientale, che inizierà il prossimo 25 marzo.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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