Cari web-lettori,

cogito Euro sum?
Tra pochi giorni si voterà dunque per il nuovo Parlamento UE: qualcuno ha sentito parlare di ambiente dai nostri urlanti e sovraesposti “leaders” (o sedicenti tali)? Mi si permetta una riflessione in merito.
La scorsa settimana si è svolta a Firenze, con vivo successo, la terza edizione della nostra “scuola” per Manager e responsabili ambientali (v. foto). Specialmente durante i lavori svolti nella prima giornata più volte evidenziai come sia sempre più forte ed indissolubile (per fortuna!) il rapporto tra la nostra normativa ambientale e quella europea, al netto delle sempre numerosissime (e costosissime) procedure di infrazione che il nostro Paese subisce a ripetizione per colpevole ignavia e superficialità.
Eppure si pensi che nonostante sin dal 1988 la stessa Corte Costituzionale enunciò senza esitazione la “supremazia” delle norme europee su quelle nazionali, siamo capaci non solo di avere ancora sul groppone 22 procedure di infrazione, ma anche di recepire “all’italiana” alcune Direttive di rilievo fondamentale (provate a confrontare per esempio il DLvo 121/11 e la Dir. 99/08/CE!).
La realtà è che senza Europa in questi ultimi anni avremmo partorito sostanzialmente soltanto l’AUA (senza sanzioni!) e il SISTRI (senza senso e senza pudore!)
Facciamoci una riflessione. O no?

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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