Cari web-lettori,

Un gran bell’ambiente, non c’è che dire!
Colui che da 25 anni è uno dei nostri massimi rappresentanti istituzionali del Ministero dell’ambiente, in particolare per ciò che concerne lo sviluppo sostenibile (contribuendo, tra l’altro, a bloccare Kyoto e schierandosi per il nucleare!), al punto di essere premiato addirittura affidandogli lo stesso ministero, viene arrestato in quanto ha fregato (pare, tra l’altro!!!) i soldi destinati alle risorse idriche di un Paese distrutto dalla guerra e dalla dittatura. Faccio fatica a pensare a qualcosa di peggio. Del resto la sua competenza nel settore era confermata dalla scelta “naturalistica” dei nomi in codice utilizzati per far sparire il denaro (sole, pesce).
E vedrete che mica finisce qui. Mi aspetto mirabolanti evoluzioni su Ilva, Sistri & dintorni.
Come se non bastasse, nella stessa settimana (!), l’ex assessore all’ ambiente della Regione Campania (uno dei cofondatori di Legambiente, ed ex presidente di Greenpeace, mamma mia!!!!) viene condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di 9 milioni di euro per mancata riscossione delle sanzioni pecuniarie correlate alla contestazione di violazioni al TUA in Campania.
Che tristezza e che pena.

La roboante e forte risposta del Ministro in carica a questi vergognosi fatti non si è fatta attendere: “Ho una visione dell’ambiente non di tipo statico e fine a se stessa”.
Amen.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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