07/06/2014
di Stefano Maglia
Da "sblocca Italia" a "sblocca ambiente"?
Cari web-lettori,
“Sblocca ambiente”?
Il Presidente del Consiglio ha annunciato che a breve verrà emanato un decreto (“Sblocca Italia”) che dovrebbe, appunto, sbloccare una serie di progetti attualmente parcheggiati, alcune volte da lustri, per i più svariati motivi.
Molti di questi progetti hanno decisamente un rilevante impatto ambientale. Si parla –pare – di grandi opere, inceneritori, discariche.
Qual è il limite fra il Nimby egoista e a sproposito e le giuste e doverose esigenze di informazione, trasparenza e obiettiva valutazione ambientale? Domanda che impone una risposta non certo semplice. Comunque, attenzione! La crescita uber alles tipo schiacciasassi senza limiti non è un valore ne’ sostenibile, ne’ accettabile. E la ricerca di un equilibrio è difficile, ma indispensabile.
Inoltre. Nel nostro settore, un vero “sblocca ambiente” dovrebbe più che altro consistere nello sbloccare quelle norme mai effettivamente attuate (si parla di centinaia di dm mai emanati) e di semplificare e modernizzare quelle allucinanti ed eterne procedure autorizzatorie (stile “never ending story”) per ogni minima richiesta, per ogni minimo rinnovo.
Speriamo dunque che il nostro legislatore riesca a trovare un equilibrio non solo tra i mai e i sempre, ma anche tra forme autorizzatorie chiare, semplici e certe, e forme e strumenti di controllo e di vigilanza effettive e puntuali.
In conclusione segnalo i prossimi corsi di TuttoAmbiente prima della pausa estiva:
- Summer School GESTIONE RIFIUTI (Rivalta, 24-26 giugno 2014)
- La NUOVA A.I.A. (Piacenza, 1 luglio 2014)
- Le RESPONSABILITA’ AMBIENTALI (Piacenza, 9 luglio 2014)
Alla prossima settimana
Stefano Maglia
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