Cari web-lettori,

che borse ‘ste borse!

Perdonatemi questo inizio non proprio edulcorato, ma vorrei condividere con voi alcune riflessioni. Inaugurando il semestre europeo a presidenza italiana così si è espresso il nostro Ministro dell’ambiente indicando le priorità di intervento, soffermandosi con particolare enfasi (così letteralmente il Comunicato) sulla “battaglia condotta dal nostro Paese sui bioshopper”: “Siamo avanti rispetto al resto d’Europa e per paradosso rischiamo una procedura d’infrazione. L’esperienza dei sacchetti biodegradabili è stata positiva. Se ci sarà un’infrazione dell’Unione europea nei confronti dell’Italia ne andrò orgoglioso e la incornicerò nel mio ufficio”.
Mi si consentano tre brevissime considerazioni: 1) pur con tutto il disappunto per le borsine di plastica ed il loro sacrosanto ma ancora non completato pensionamento, consiglierei almeno un centinaio di “battaglie” ambientali più urgenti e significative che si potrebbero combattere: ma questo tema è oltre al Sistri quello più “pompato” da anni su vari fronti (temo ahimè per gli stessi “nobili” motivi); 2) consiglierei cautela ad affermare che siamo avanti rispetto all’Europa in materia ambientale visto che abbiamo più procedure di infrazione noi di tutti gli altri Paesi messi assieme; 3) magari da incorniciare in ufficio metterei il documento che attesterà che di procedure di infrazione non ne abbiamo più o magari il DM che manderà in pensione il Sistri destinando i 100 e passa milioni buttati sino ad ora dalla finestra per sostenere attività produttive ecosostenibili e la vigilanza ed il controllo.
Quando accadrà lo incornicerò anch’io.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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