04/10/2014
di Stefano Maglia
Trasparenza e spending review ambientale...
Cari web-lettori,
Green spending rev-che? La trasparenza non è tutto!
E’ decisamente apprezzabile il fatto che sul sito del Ministero dell’ambiente in un’apposita pagina accessibile a tutti si riportino tutte le “informazioni relative ai titolari di incarichi di collaborazione o consulenza“ del Ministero. Insomma l’elenco di quei “super esperti ambientali” (così almeno si presume) che dovrebbero consigliare il Ministro e i suoi oltre 900 dipendenti. Avendo ben chiaro lo straordinario periodo di crisi, lo sforzo che viene chiesto a chiunque di contribuire all’ottimazione della spesa pubblica, i tagli continui fatti in questi anni a tutte le forze di vigilanza e controllo nel settore ambientale (chiedete a qualunque dipendente Ispra, Arpa, Corpo Forestale per credere), un filino mi stupisce leggere i contenuti di tali contratti (a prescindere dal sindacare sulla necessità/qualità del singolo super esperto nominato, sulla quale nutrire qualche dubbio è lecito).
Dando un’occhiata (è scritto piccolissimo, ma ci si riesce) soltanto alla pagina relativa ai consulenti nominati nell’attuale legislatura nel Gabinetto ed Uffici di diretta collaborazione del Ministro (ma di pagine ce ne sono molte altre) e sommando i vari compensi si arriva alla modesta cifra di (circa) 1.200.000 € all’anno!!!
Beh. Per la trasparenza, grazie. Per il resto, meno.
A proposito di Esperti ambientali e di chi vorrebbe diventarlo (davvero!) e senza scorciatoie, ASSIEA prosegue il suo cammino e le adesioni continuano. Tra una settimana sarà attivo tutto (il sito è già quasi tutto completato), ma continuate a mandare suggerimenti e curriculum! Mi raccomando specialmente ai più giovani: l’onda ha bisogno di voi!!!
Volete vedere un po’ di “super esperti” veri? Date un’occhiata al Comitato scientifico dei Garanti di Assiea. E poi ne parliamo…
Per finire: in un articolo di qualche giorno fa Giovanni Valentini scrive: “in campo ambientale prevenire è meglio e assai meno costoso che curare”. Proprio così. Ne sono davvero consapevoli le nostre aziende?
Alla prossima settimana!
Stefano Maglia
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