Cari web-lettori,

combustibili alternativi? Viva l’aria fritta!
mercoledì sarò ad Ecomondo agli Stati Generali della Green Economy. Spero di sentire tante proposte concrete, utili e sensate. Non si sa mai! Vi dirò.
Intanto vi invito a riflettere su un dato molto significativo: la Germania (che produce circa 6 milioni di autovetture/anno) ha deciso di offrire notevolissimi incentivi al settore automobilistico ma solo se produrranno veicoli con motore elettrico. Fatto sta che entro pochi anni i tedeschi produrranno fino a 3 milioni di autovetture elettriche/anno vendendole in tutto il mondo (io mi prenoto già). E noi? Producevamo circa due milioni e mezzo di veicoli/anno. Ora ne produrremo poco più di un decimo in Italia (con migliaia di posti di lavoro persi) e di elettrico al massimo si ipotizza il telecomando dell’ennesima versione della Panda.
Ma che razza di politica industriale è? E a prescindere dal “green”!
Rifkin già qualche anno fa scriveva “Cominciamo ad intravedere un mondo in cui centinaia di milioni di persone sono illuminate, in senso sia politico che energetico”. Beato lui che lo intravede. Ma non certo qui.
Noi in realtà continuiamo imperterriti ad essere i maggiori produttori al mondo del combustibile più pericoloso ed inquinante che ci sia: l’aria fritta.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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