Care/i web-lettrici/lettori,

Allonsanfan: pecore, lupi e cani da guardia.
Personalmente fa un certo effetto sentire Papa Francesco ed Obama parlare con sempre più allarme e convinzione (e sempre più nel vuoto) di cambiamenti climatici come priorità planetaria mentre scopriamo che anche le più “affidabili” industrie automobilistiche del mondo taroccano i dati delle emissioni in atmosfera dei gas di scarico, mentre l’europa si tropicizza e scompare pian piano nella speranza e nel fango.
De resto la gestione dell’ambiente e del futuro sembra ormai uno sfizio un po’ snob di pochi brontoloni in riserva (tipo Sioux), sia di energie che di proposte, oppure di invasati no-Tav mescolati ai soliti imbecilli antagonisti, con una vision da talpa o di comitati no-tuttologi, senza un minimo di proposte, teleguidati (o teleseguiti) dal solito micro politico locale. Che pena. Oppure le mega Fondazioni finanziate da banche e imprese che si fanno pubblicità ed una verginità da educande coi soldi dei correntisti, organizzando stratosferici convegni con tanto di cocktail in abito scuro su tematiche fondamentali quali l’ecoutilità del cashemire nei paesi in via di sviluppo. Ma per favore!!!
Ma un vero e proprio progetto di riconversione mondiale ambientale dov’è? Dove diavolo è scomparsa la terza rivoluzione industriale di Rifkin verso una civiltà dell’empatia? Forse tra le tartine dei salotti che organizzano la partenza verso il già inutile Protocollo di Parigi di dicembre immaginando le mise delle accompagnatrici o la vista sul Trocaderò a spese e alla faccia nostra?
Pensate in Italia: la riprova della centralità politica del tema è dimostrata dallo stesso s-collegato ambientale alla legge di stabilità dello scorso anno che se va bene diventerà il collegato ambientale alla prossima legge di stabilità! E in mezzo? A dicembre arriverà il tifone nuovo pacco-sistri, la responsabilità estesa a capocchia, mentre già ora le uniche norme emanate sono soltanto servite a generare confusione su confusione per la gioia di quel congruo numero di eco criminali che prospera proprio nella nebbia delle regole. Se poi ci mettiamo anche la soppressione del Corpo forestale dello Stato, verrebbe proprio voglia di smettere di lottare.
Ma sarebbe proprio quello che si vorrebbe ottenere! Sveglia gente, specialmente i più giovani di voi, riprendete in mano il centro del futuro che non passa certo attraverso quelle pseudo fondamentali risorse istituzionali buone solo come prove di forza. E’ poi mai possibile che fra tutte le ipotizzate fondamentali riforme costituzionali alle regole di Calamandrei Croce e Pertini, proposte (pretese!) da fanciulle miracolate sostenute da San Verdini, non c’e n’è nemmeno una che modifichi l’art. 9 inserendo finalmente l’ambiente come principio fondamentale da tutelare?
Come Assiea lanceremo con forza una campagna in tal senso: chi ci sta? A Proposito: il 12 dicembre si terrà l’assemblea nazionale e siamo vicinissimi al riconoscimento ministeriale dell’associazione. Continuate ad iscrivervi!!!
Meglio vivere una vita intera senza mai essere ne pecora ne lupo ma eterni cani da guardia del proprio orticello?
Nel nostro piccolo intanto cerchiamo almeno di proporre formazione di qualità. Le novità:

  • 18/11/2015, PIACENZA, SOTTOPRODOTTI, Quando gli scarti non sono rifiuti? Analisi operativa di una grande opportunità – II edizione

 

Da ultimo vi segnalo che sono andati esauriti in una settimana tutti i 180 posti disponibili al meeting di MILANO del 16 ottobre dedicati alla NUOVA GESTIONE AMBIENTALE DELL’IMPRESA. Ma non disperate: non solo si entra in lista di attesa ma c’è anche la possibilità ora di iscriversi all’analogo convegno che terremo presso Ecomondo il giorno 6 novembre. Per informazioni sull’evento clicca qui.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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