Care/i web-lettrici/lettori,

Prisencolinensinainciusol?
Vi ricordate quella provocatoria canzone di Celentano che metteva assieme parole senza senso ma che “suonavano bene”? Ecco, mi è venuta alla mente leggendo alcuni “titoloni” (anche televisivi!) sulla questione rifiuti Roma-Raggi-Muraro. Il più a ca…pocchia di tutti è sicuramente quello per cui nei confronti dell’assessora vi sarebbe un’indagine in corso per “gestione rifiuti”. Ma che diavolo di reato sarebbe questo? Un altro ha scritto: “incriminata per la legge sui reati ambientali”?!?
Ancora: senza entrare nel merito politico-istituzionale-e di opportunità della faccenda, rilevo che finisce in commissione ecomafia (quella ipotizzata e creata, tanto per capirsi, per Riina, Gomorra e dintorni) una consulente che, per definizione, avrà consigliato qualcosa a qualcuno incriminato niente popodimeno che – udite, udite! – per la contravvenzione di cui all’art 256, c. 4 TUA (ovvero: inadempimento di una prescrizione contenuta in una autorizzazione). Traduzione: posseggo una corretta autorizzazione alla gestione rifiuti ma non ho fatto esattamente quello che la provincia mi ha prescritto nella medesima autorizzazione. Un “reatone”! Che potrebbe persino per assurdo finire tra i reati oblazionabili (in questo momento ignoro se si tratti di rifiuti pericolosi o non), o estinti per tenuità del fatto o per le nuove norme della parte VI bis del TUA. E che finisca in commissione Ecomafia (ho seguito attentamente alla TV tutta l’audizione) nemmeno qualcuno accusato di queste contravvenzioni (che la stessa Cassazione considera un obbrobrio giuridico, parlando di amministrativazione del diritto penale) ma addirittura la relativa consulente, lo trovo assolutamente eccessivo (eufemismo) e segno di volontà che vanno ben oltre il dato giuridico-normativo. E qui mi fermo. Ho una mia idea in proposito, ma la tengo per me. Senza difendere o parteggiare per nessuno, ma solo per amor di onestà giuridica ed intellettuale.
In questa sede mi voglio solo limitare ad osservare come sarebbe bello se comunque, tanto per cominciare, chi si occupa di ambiente a tutti livelli, compresi quelli giornalistici (ve lo dice un vecchio collega pubblicista), imparasse ad utilizzare termini, fonti e definizioni non alla ca…rlona, ma con un minimo di competenza ed attenzione. Un esempio per tutti? Provate a vedere come ci si confonda tra multe, contravvenzioni, sanzioni amministrative, delitti, reati. Tutto sparato a ca…saccio. Guardate: stiamo per predisporre un nuovo corso di formazione sui “Rudimenti di diritto ambientale” dedicato ai tecnici, ma che faremo anche accreditare dall’ordine dei Giornalisti. Appuntate la cosa. Potrebbe essere utile.
Due segnalazioni: in occasione della 9° edizione del FESTIVAL DEL DIRITTO, che si terrà a Piacenza il 23-24 e 25 settembre 2016, si terrà, sabato 24 alle ore 17, il seminario a cura di Ass.IEA, sul tema DIGNITA’ E AMBIENTE: PER UNA FILOSOFIA DEI DIRITTI E DEI DOVERI. Clicca qui per scaricare il programma.
Da ultimo segnalo che le tre edizioni del corso di formazione su “TERRE E ROCCE DA SCAVO” (Milano, 21 settembre, Roma, 6 ottobre e Bologna, 19 ottobre) sono state implementate con la trattazione dei rifiuti da demolizione/manutenzione, del fresato d’asfalto e dei rifiuti da calamità naturali (a proposito, una quota degli utili sarà devoluta alle popolazioni colpite dal terremoto di Amatrice).

Alla prossima settimana!!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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