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Erba di casa mia?

Tra gli stucchevoli e poco chiari argomenti che popolano i giorni degli operatori/gestori/produttori nel “meraviglioso mondo dei rifiuti”, spicca da qualche anno quello degli “sfalci e potature”. Lisci, gasati o effervescenti naturali? Rifiuti urbani, speciali o non rifiuti?
Tutta questa straordinaria chiarezza interpretativa deriva, ça va sans dire, dal solito pasticcio normativo all’italiana. Infatti, a fronte di una norma europea di limpida chiarezza che specifica che ogni “materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso” (provenienza) “utilizzato in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa” (destinazione) può essere escluso dalla disciplina dei rifiuti, il nostro solerte legislatore ha prima inserito le paroline magiche “sfalci e potature” (così, tanto per fare un po’ di casino) e poi, come se non bastasse, nel “Collegato agricoltura” vigente – ovviamente – dall’agosto scorso, ha voluto completare l’opera producendo un nuovo testo dell’art. 185, c. 1, lett. F), il quale spicca per chiarezza come il cielo di Londra in una bella serata di nebbia. Mi chiedo (a proposito di “erba”): non è che qualcuno prima di scrivere certe norme ha voluto provare prima direttamente ed in prima persona un sistema di eliminazione alternativo?
Se volete fare davvero chiarezza su tutte le principali novità/criticità normative/interpretative in tema di gestione dei rifiuti, vi segnalo questo nuovissimo corso di formazione a numero chiuso tenuto da Paolo Pipere, che si terrà a BOLOGNA il prossimo 12 dicembre: GESTIONE RIFIUTI: novità normative, responsabilità del produttore e SISTRI.

Alla prossima settimana!!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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