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500 sfumature di grigio (ed una di verde).

Nella settimana del redde rationem dell’Italia sì, Italia no, sono passati sotto silenzio un paio di avvenimenti di grande (e opposto) rilievo.
Da un lato, uno stabilimento del pavese, sottoposto alla “Seveso”, ha vomitato nel cielo una ennesima montagna di fumo, come sempre senza colpevoli, “senza rischi”, senza vergogna. Pensate: se il gestore di un’azienda sottoposta alla disciplina della “Seveso”, non segnala nemmeno il verificarsi di un incidente a rischio per la popolazione e l’ambiente, rischia una contravvenzione che non solo è inferiore all’inadempimento ad una prescrizione contenuta in una autorizzazione, ma per giunta quel reato non è nemmeno ricompreso tra quelli presupposto ex D.Lvo 231/01. Complimentoni! Alla faccia delle sanzioni proporzionate e dissuasive!
Dall’altro lato, in Austria, l’ennesimo giovin nazi-fascistone che “e-rutta” la famosa pancia del paese, viene sonoramente sconfitto nelle elezioni a Presidente della Repubblica da uno stagionato, serio, competente, economista “verde. Alla faccia degli stereotipi e dell’aria che tira.
Ogni tanto, per fortuna, seppur raramente,tira anche aria buona.

Alla prossima settimana!!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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