Care/i web-lettrici/lettori,

E se domani (sottolineo se)…

Alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto ministeriale sui sottoprodotti (DM 264/2016), ed ulteriormente “stimolato” a concentrarmi sul medesimo da un lungo viaggio in treno, continuo a pensare che da domani (2 marzo) le cose per questo importante istituto potrebbero davvero cambiare.
Oddio: ovviamente siamo i soliti pasticcioni (per un ampio commento rimando ad un mio prossimo articolo su Tuttoambiente.it), per cui riusciamo non solo a realizzare un DM previsto dal TUA (art. 184 bis c. 2) solo con riferimento a “specifiche categorie” ma poi recante genericamente nel titolo e nel dispositivo: “criteri indicativi” di carattere generale (per poi sostanzialmente – negli allegati – occuparsi solo di biomasse), ma persino citando nell’art. 11 un inesistente comma 4 dell’art. 1 e ipotizzando che le Camere di commercio siano già pronte ad istituire un “apposito elenco pubblico” dei produttori e utilizzatori del sottoprodotto.
Ciò non toglie che se da domani (sottolineo se) questo decreto servirà a sbloccare la situazione di semi paralisi e difficoltà applicativa di questo istituto ampiamente utilizzato già da anni in mezza Europa, avrà comunque raggiunto il suo scopo.
In ogni caso è indispensabile analizzare con autorevolezza e puntualità tutte le opportunità e criticità di questa normativa, anche per evitare rischi e sanzioni. Come? Dove?
Iscrivetevi al nostro corso di formazione su SOTTOPRODOTTI e EoW, che si terrà a Milano (28/03), Roma (11/04) e Bologna (19/04), con me e Paolo Pipere come docenti. Vi aspettiamo!

Alla prossima settimana!!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

Seguici anche su Facebook,Twitter e Linkedin!

© Riproduzione riservata


Condividi: