Cari web lettori,

facciamo un gioco: “Chi vuol essere legislatore”?
Immaginiamo che tocchi a noi formulare proposte di modifica del Testo Unico Ambientale da presentare al prossimo Parlamento (chissà quando, chissà quale!). Che dite? Ci state?
Comincio io occupandomi della parte quarta (rifiuti).
Una premessa: innanzitutto eliminare il bidone-SISTRI dalla faccia della terra, ipotizzando il rimborso delle quote versate per un servizio mai nato e utile solo per chi si è ingrassato (al proposito faccio notare che attualmente il SISTRI “è sospeso al massimo fino a”: ciò significa che se non si sveglia qualcuno entro fine giugno quello entra in vigore!!! Warning!!!!). I soldi? Si recuperano dalle sanzioni da appioppare ai quei ladri truffatori.
Poi: art 183 (reinserire la vecchia definizione di “luogo”, inserire quella di “sovvallo” e eliminare quella – doppia – di rifiuto pericoloso); 184 (eliminare il secondo cpv del c. 5); 185, lett f (eliminare “sfalci e potature”, inesistente esclusione in campo europeo); 188, 189, 190, 193 (mantenere il testo pre DLvo 205/10); 214 bis (eliminare); 230 (inserire un comma – che richiami anche il 266 c. 4 – che specifichi dopo 15 anni di limbo che diavolo di documento di trasporto usare nelle attività di manutenzione!); 255, c. 1 (“del” anziché “fino a”); 256, c 4 (depenalizzare: in Europa questo reato non esiste e qui si rischia il penale a discrezione di quanto pretende la PA); 257, c. 1 (ripristinare il “pericolo di contaminazione”) ed eliminare il c. 4; 258 (ripristinare testo ante DLvo 205/10); 266, c. 7 (in attesa del DM sui piccoli cantieri stabilire che sotto i 6000 m3 si utilizza il 184 bis). Questo tanto per cominciare.
Che ne pensate? Ora tocca a voi!

Alla prossima settimana

Stefano Maglia
s.maglia@tuttoambiente.it

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