Cari Web lettori,

Sistriade: l’inizio della fine. Potrebbe essere questo il titolo della puntata di questa balorda telenovela che andrà in onda la prossima settimana.
Qualche “genio” ha avuto dunque questa pensata: sappiamo che non funziona un tubo, ma siccome c’è un contratto in ballo (250 milioni di euro senza gara per questa truffa! Un quarto di quanto previsto per l’uno per cento di aumento dell’IVA!) bisogna far partire il rottame, che matematicamente si schianterà alla prima curva, dimostrando così che l’inadempimento contrattuale è in capo a Selex. Chiaro no? Andate a leggere con attenzione la risposta data dal Min. Orlando all’interrogazione di Realacci il 17 settembre.
In tutto ciò si naviga “a capocchia” (“a vista” sarebbe già un bel risultato) nell’immobilismo più totale (esempio: che fine ha fatto la riforma del TUA?), mescolando auspici corporativi a certezze, comunicati a leggi, articoli di giornale a norme giuridiche.
In realtà l’unico punto fermo del DL 101 è che non è fermo, in quanto comunque entro un mese al massimo dovrà essere convertito in legge (si auspica con significative correzioni). Come? Con quali modifiche? E pensate che risate se non venisse convertito!
Per cui accade che “esperti” sparano pericolose interpretazioni di comodo per compiacere associazioni e istituzioni (e magari vengono pure premiati con qualche prestigioso incarico), invece di utilizzare l’unica cosa che un interprete dovrebbe usare in questi casi: l’analisi tecnico-giuridica della norma senza condizionamenti e con un pizzico di onestà intellettuale.
Un esempio? Il Sistri si applica dal primo ottobre anche ai trasportatori di propri rifiuti pericolosi ex art. 212, c. 8, TUA? E le sanzioni dell’art. 260 bis da quando entrano in vigore?
In merito ho letto cose che nemmeno al largo dei bastioni di Orione avrebbero osato scrivere (perdonate la citazione).
In ogni caso – se volete – Pipere ed io saremo a ROMA (27/9) e a PIACENZA (18/10) a parlare di SISTRI (E DINTORNI) con competenza ed autorevolezza.

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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