Cari web-lettori,

tra le sindromi che colpiscono il nostro fragile legislatore (e di cui al momento non si conoscono gli antidoti) una è sicuramente quella denominata “Egidio Calloni”, noto calciatore di qualche decina di anni fa avvezzo a sbagliare gol a porta vuota.
Un caso eclatante è quello relativo alla pervicace cura nel non riuscire a fare le cose normali come applicare semplicemente le direttive europee. Pochi giorni fa al nostro Corso di Formazione sulle Responsabilità ambientali è emerso per esempio come con il DLvo 121/11 (cd “231 ambiente”), di fronte a chiare e semplici indicazioni (obblighi!) europee (Dir. 99/08/CE), siamo riusciti a partorire un testo che recepisce si e no un terzo di quello che avrebbe dovuto fare, inserendo invece un paio di articoli (i famosissimi “cavoli a merenda”, sempre presenti nel menù del legislatore colpito dalla sindrome Calloni) che, guarda un po’, parlavano del “prezzemolo” Sistri (condimento indispensabile da 4 anni in qua).
Fatto sta che fra i reati presupposto ambientali inseriti con la solita rapidità (11 anni!) rispetto agli obblighi derivanti dalla legge delega n. 300/2000, ne compaiono alcuni che non c’entrano nulla e, specialmente, ne mancano altri che dovrebbero esserci.
Ora sembra che sia in dirittura di arrivo (ma è dal primo tentativo del 1999 che si parla di “dirittura di arrivo”: qui siamo dinnanzi ad un’altra sindrome, quella di Dorando Petri!) la riforma dei delitti ambientali. Attenzione! Se mai riuscirà a tagliare finalmente il traguardo qualcuno si ricordi di coordinare a questa riforma l’elenco dei reati presupposto ambientali nel DLvo 231/01, ok?
A proposito di formazione, oltre a ricordarvi che sono a disposizione gli ultimi posti/giorni per iscriversi al
MASTER ESPERTO AMBIENTALE che inizierà il 7 febbraio a Milano, vi segnalo che questa settimana abbiamo lanciato ben 5 nuovi Corsi di formazione in aggiunta a quelli già presenti:

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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