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Il gelo in un’istanza…

Parafrasare il titolo del vecchio capolavoro di Gino Paoli ci aiuta ad inquadrare un argomento molto importante e di cui si parla sempre molto poco. Gli effetti del silenzio della p.a. sulle richieste di autorizzazioni ambientali.

Provate ad inoltrare un’istanza di rinnovo di una autorizzazione ambientale e chiedetevi preventivamente quali possono essere alla scadenza gli effetti del gelo (del silenzio) della p.a. alla vostra richiesta. Che succederà?

In sintesi: 1. Per la L.241/90 (art. 20) non è ammesso il silenzio assenso nel campo ambientale, a meno di esplicite deroghe (es. AIA, terre e rocce, ecc.); 2. Pertanto i casi sono due: o prosegui senza autorizzazione (e ti becchi un bel penale) o fermi l’azienda e mandi contemporaneamente a casa tutti e a ramengo la medesima; 3. Attorno al 2012 sono state approvate due strabilianti riforme per “stimolare” la p.a. a rispondere per tempo: in una (DL 5/12) si parla di “funzionario inadempiente” che verrebbe “punito” sostanzialmente dal punto di vista disciplinare (gran bella soddisfazione!) e nell’altra (DL 69/13) – probabilmente scritta da Checco Zalone – si prefigura il succulento rimborso della bellezza di 30 € per ogni giorno di ritardo (e fino ad un massimo di 2000 €)!!! Non è uno spasso?

Ideona: aboliamo quella eccezione della L. 241/90 e smettiamola di partorire fesserie. Che ne dite? La “semplificazione” passa anche da qui!

Segnalazione: il decreto di recepimento entro il 5 luglio del Pacchetto Circular Economy è ancora nel limbo, ma i testi, almeno di quest’ultimo, sono ormai pressocchè definitivi.

Se volete saperne di più Paolo Pipere ed io ne anticipiamo i contenuti nel Corso di formazione del 15 luglio (a distanza, da remoto) Rifiuti: novità e criticità, dopo la riforma Circular Economy. Inoltre il 17 luglio Marco Casadei spiegherà in un webinar gratuito tutte le novità per il Responsabile tecnico: riavvio verifiche e nuove procedure.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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