Care/i web-lettrici/lettori,

Gestione rifiuti: ci diamo una registrata?

Come tutti bene sapete è trascorso ormai un anno dal deprofundis del Sistri, senza alcun rimpianto, ma con un grosso dubbio amletico: ma questa fantomatica riforma del sistema di tracciabilità dei rifiuti che fine ha fatto?

Andremo avanti per sempre con carte su carte per registri, formulari e MUD?

In questi giorni è in discussione con gli stakeholders (traduzione: coloro che propongono osservazioni che nessuno fila) una bozza molto “avanzata” – si narra – di questa tanto attesa riforma, il cui testo – il quale pare sa il frutto di un confronto con alcuni “esperti” – sta circolando para-clandestinamente.

Qualche chicca? Una per tutte.

Il “nuovo” art. 188 prevedrebbe al comma 4 che per le spedizioni transfrontaliere di rifiuti il termine per ricevere la 4° copia del FIR sia di sei mesi, mentre il “nuovo” art. 193 (comma 7) afferma che il FIR “per i rifiuti oggetto di spedizioni transfrontaliere” è sostituito dai documenti previsti dal Regolamento Comunitario. Dunque è obbligatorio ricevere la quarta copia di un documento che non c’è! Chapeau!

Ma la cosa più pericolosa è nascosta negli articoli che trattano della responsabilità. Ne vogliamo parlare insieme?

Vi aspetto a Roma il 25 febbraio 2020 con il corso “Rifiuti: novità e criticità e a Milano il 19 febbraio 2020 con il corso “Produttore rifiuti.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

Seguici anche su Facebook,Twitter e Linkedin!

© Riproduzione riservata


Condividi: