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M’illumino di meno?

Avevo 16 anni. Con un gruppo di amici andammo in biciletta da Piacenza a fare un bagno nel fiume Trebbia cantando a squarciagola impegnando tutta la carreggiata della “45”, incrociando decine di altri ciclisti che provenivano dalla direzione opposta scampanellando in segno di saluto. Auto: zero.

Era una domenica della tarda primavera di quel 1974. Da pochi mesi era entrata in vigore la prima “domenica a piedi”, uno dei provvedimenti d’urgenza emanati dal governo per far fronte alla più grave, drammatica crisi petrolifera/energetica dal dopoguerra, derivata dalla Guerra del Kippur dell’ottobre del 1973. Sostituite gas a petrolio e Ucraina a Kippur e mantenete “guerra”…Vi dice qualcosa?

Insomma, in quel periodo finì sostanzialmente il sogno “boom economico”, improntato ad un utilizzo illimitato delle risorse. Negli anni a venire assistemmo anche alla indispensabile produzione delle prime, fondamentali normative relative al settore energetico. In particolare mi riferisco alla L. 308 del 1982 sul “contenimento dei consumi energetici” (una pietra miliare in tema di risparmio energetico) e le Leggi 9 e 10 del 1991 sul “nuovo Piano energetico nazionale”.

Purtroppo quella esperienza non ci ha poi insegnato molto, visto come siamo ridotti ancora oggi in tema di sprechi e dipendenza energetica. No?

Ora potrebbe essere l’occasione per ripensare integralmente ad una nuova politica energetica. Anzi, non “potrebbe”, ma “deve”!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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