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Rifiuti: in the MUD?

Dunque anche quest’anno è giunto il fatidico DPCM (24 dicembre 2018) relativo al Modello Unico di Dichiarazione, MUD per gli amici. L’unica differenza sta nel fatto che per quest’anno la scadenza è spostata del 30 aprile al 22 giugno in virtù di quanto dispone l’art. 6, c. 2 bis, L. 70/94.

La cosa simpatica del MUD è che forse non tutti sanno che la ratio del medesimo risiede tutta nel fatto che si tratta di una rilevazione dal carattere meramente statistico, che viene però punita, in caso di inottemperanza, anche parziale, come il non aver tenuto il registro di carico scarico o il trasportare rifiuti non pericolosi senza formulario. Non mi pare grave allo stesso modo, no? Ma cosa si rischia? Non presentare il MUD o anche solo compilarlo in modo incompleto o inesatto può far scattare le pesanti sanzioni (fino a 15.000 €!) di cui all’art. 258 DLvo 152/06. Chiaro?

Per non sbagliare ti consiglio di partecipare al CORSO di formazione RIFIUTI: NOVITA’ E CRITICITA’ a Roma il 5 marzo e a Bologna il 9 aprile, nell’ambito del quale Paolo Pipere illustrerà tutte le novità operative.

Altra segnalazione: da oggi nella quota di iscrizione di tutti coloro che si iscrivono alla Scuola di preparazione alle verifiche per Responsabile tecnico gestione rifiuti è compresa la simulazione d’esame online per un anno!!!!

PS: un pensiero ai quei ragazzi che sull’esempio di Greta Thunberg stanno scendendo in Piazza in tutta Europa contro le aberranti attuali politiche negazioniste dei Cambiamenti Climatici. Il 15 marzo faranno il primo sciopero mondiale per il clima. Una ventata di aria pura.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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