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PNRR: iniziata la caccia al “tesssoro”?

Mentre siamo in attesa di conoscere chi sarà il nostro prossimo Presidente della Repubblica che speriamo possegga la medesima indiscussa levatura morale e istituzionale dell’attuale, iniziano i posizionamenti e sgomitamenti anche per quanto riguarda la manna PNRR.

Qualche giorno fa è stato pubblicato un interessante articolo riportante i primi 167 progetti per i quali sono previsti gli investimenti per l’anno 2022 nel nostro Paese, per un totale di 27,5 miliardi sui 200 e passa previsti da qui al 2026.

Ordunque mi sono “divertito” a leggere tra le righe quali effettive risorse sono previste sui 27 e passa miliardi relativamente alla Missione 2 (Mission impossible?), ovvero quella relativa alla Economia circolare e agricoltura sostenibile.

Orbene, ai “Progetti faro di economia circolare” sono destinati la bellezza di 50 milioni (!) ed altrettanti al “Nuovi impianti gestione rifiuti e ammodernamento impianti esistenti”. Caspiterina! Grasso che cola! Vuoi mettere che abbondanza di progetti potremmo mettere in campo da qui alla fine del 2022 con tutti quei soldi! Certamente in questo modo con gli strumenti della Circular economy siamo a posto: mai più problemi, mai più limiti a sottoprodotti, simbiosi industriale, end of waste!

Io in matematica ero scarsino (sennò non avrei fatto giurisprudenza), ma 100 milioni su 27 miliardi e mezzo mi sembra un po’ pochino. A voi no?

A proposito di circular economy vi voglio segnalare la 30° edizione del Master GESTIONE RIFIUTI – Waste manager che inizierà il 18 febbraio. Ancora pochi posti disponibili.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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