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Rifiuti: attestazione di avvenuto ripensamento?

C’era una volta…

  • il certificato di avvenuto smaltimento, che sarebbe dovuto servire ad escludere la responsabilità del produttore/detentore dei rifiuti in caso consegna ad un soggetto autorizzato alle operazioni D13, D14, D15 dell’allegato B alla parte 4° del TUA (oltre ovviamente al ricevimento della 4° copia del FIR) ma solo se fosse stato emanato uno specifico DM che non fu mai emanato;
  • cosicchè nel settembre del 2020 venne trasformato nell’attestazione di avvenuto smaltimento, questa volta già operativa (seppur provvisoriamente, ovvero fin tanto che sarà definita con DM la comunicazione dell’avvenuto recupero o smaltimento di cui alla lett. h del c. 4 dell’art. 188 bis) ma con un sacco di dubbi: quale impianto la deve rilasciare? Entro quando?;
  • il primo giugno del 2021 con un altro colpo di bacchetta magica si trasforma nell’attestazione di avvio a recupero o smaltimento, chiarendo almeno così chi deve rilasciarlo ma lasciando un po’ di dubbi su quel “recupero o”;
  • entro fine luglio il DL che conteneva questa ulteriore “trasformazione” dovrà essere convertito in legge: nuovi ripensamenti in arrivo? Chi vivrà, vedrà, sempre, ovviamente, nell’ottica della chiarezza e semplificazione normativa!

 

Da ultimo voglio segnalarvi la pubblicazione di un prezioso, profondo ed attualissimo volume, Ambiente e doveri, per una transizione ecologica, economica, digitale ed etica, scritto da Amedeo Postiglione, “maestro” mio e di un’intera generazione di giuristi ambientali, che mi onora della sua amicizia e guida da decenni, al quale auguro ogni bene con tutta la mia stima ed il mio riconoscente affetto.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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