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Rifiuti: end of waste, sottoprodotti, produttore. Ancora tu?!

Un’altra occasione perduta? Dunque dal 26 settembre scorso è in vigore il DLvo 116/20 che ha recepito la fondamentale direttiva 851/18 sulla Circular Economy.

A prescindere dal fatto che tra nemmeno due settimane entrerà in vigore (salvo opportune proroghe!) la rivoluzione del mondo rifiuti speciali/urbani/assimilati, con rilevantissime conseguenze per Tari, centri di raccolta e impianti di trattamento, più analizzo la nuova disciplina e più mi chiedo: ma porca miseria, intanto che c’eravamo perché diavolo non ne abbiamo approfittato per sistemare le più gravi problematiche (vi confesso che mi sono fermato alcuni istanti prima di trovare la parola più edulcorata) che rimangono nel settore della gestione rifiuti?

Ancora la balorda definizione di produttore (solo noi in Europa) con il riferimento al “giuridicamente riferibile”, l’utilizzo del fondamentale istituto sottoprodotto ancora al palo (nonostante l’aggiunta del concetto di “simbiosi industriale”), la balordissima trovata del controllo “a campione” nell’End of waste (solo noi nell’Universo)? E intanto ci divertiamo ad inventarci strane teorie sull “avvenuto smaltimento”…

Ma qualcuno può chiarire cos’è la vera Circular economy anche in vista del Next GenerationUE?

Beh, vi segnalo questa interessantissima intervista che ho fatta ad Edo Ronchi su questi argomenti e vi farete un’idea.

A proposito poi di strumenti formativi autorevoli per diventare veri esperti in questa materia sempre più in espansione professionale, vi segnalo la 25° edizione del MASTER GESTIONE RIFIUTI – WASTE MANAGER, che inizia, da remoto, il 16 febbraio 2021, coordinato da me. Qualche nome tra i docenti: Edo Ronchi, Eugenio Onori, Paolo Pipere, Claudia Mensi, Benedetta Bracchetti, Sergio Baroni, Linda Collina, Emanuela De Blasi, Tiziana Cefis. E se volete sapere cosa ne pensano i partecipanti dell’edizione appena conclusa guardate qui.

What else?

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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