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Rifiuti: la riforma della riforma!

Di ambiente “seriamente” a livello politico se ne parla sempre poco (e male), ma chissà perché a ridosso delle elezioni c’è sempre (o quasi) una importante riforma in ballo. E così anche questa volta, nell’ultimo CDM prima delle elezioni del 25 settembre, è stata approvata – tra l’altro – anche la riforma della riforma rifiuti, ovvero il DLvo che (quando andrà in Gazzetta) modificherà per l’ennesima volta la parte IV del TUA dopo la riforma del settembre 2020 (DLvo 116).

Ho già analizzato il testo “in entrata” in CDM, il quale al 99% sarà quello che poi diventerà (quando non si sa) legge dello Stato.

Tra le “non modifiche” segnalo quella della più balorda definizione di “produttore” che circoli in Europa (da 7 anni!) e i pasticci applicativi sul terreno dell’End of Waste.

Per il resto i temi trattati (e gli articoli modificati) sono davvero tanti. Ve ne segnalo alcuni: EPR, compostaggio (e TARI), definizioni, esclusioni, tracciabilità, Rentri, registri, FIR, trasporto, raccolta differenziata, autorizzazioni, preparazione per il riutilizzo, imballaggi, consorzi, classificazione!

Qui è necessario cominciare subito a portarsi avanti per comprendere al meglio con i veri esperti cosa sicuramente accadrà a breve!

Qualche proposta: il Master GESTIONE RIFIUTI – WASTE MANAGER che inizia il 18 novembre (l’edizione del 4 ottobre è sold out!) o lo specifico corso tenuto da Paolo Pipere su Rifiuti: novità e criticità alla luce del nuovo Dlvo (edizioni 25/10/22, 30/11/22; 15/12/22).

Ps: a proposito di punto della situazione sulle novità in materia di rifiuti vi invito a sentire/vedere la mia intervista al Presidente dell’Albo, Daniele Gizzi.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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