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Senza impianti rifiuti è il “pacco” Circular Economy!

Leggo con attenzione i dati – impietosi – emersi da uno studio di Cesip Bicocca relativo alla “Circular capacity”, ovvero alla stima del fabbisogno impiantistico per il piano nazionale gestione rifiuti urbani, alla luce della nuova direttiva 851/18 (del “Pacchetto Circular Economy”), recepita poche settimane fa dal DLvo 116/20.

Questi dati, confrontati a quelli stimati da Ref.Ricerche per Fise Assoambiente, confermano non solo che in Italia mancano attualmente (anno 2019) impianti per trattare circa due milioni e mezzo di rifiuti, ma che siamo riusciti anche nel meritorio intento di produrre il 2% in più di rifiuti urbani e il 3.3% di quelli speciali!

Complimentoni! Continuiamo pure a vantarci per le nostre percentuali di raccolta differenziata non avendo (o bloccando!!!) gli impianti di recupero e producendone di più! Abbiamo proprio capito tutto!

Altro che “pacchetto”: questo è il “pacco” Circular Economy!

Ovviamente speriamo tutti che il trand possa cambiare, proprio sfruttando gli strumenti che l’Europa ci offre: EPR, sottoprodotti, End of waste…Su questi noi ora siamo al palo.

Non ci sarà un’altra occasione. Sfruttiamola.

Iniziamo col conoscere approfonditamente i rischi e le opportunità che ci offre la corretta gestione dei rifiuti!

Un’idea? MASTER GESTIONE RIFIUTI-WASTE MANAGER, webinar a distanza, dal 17 novembre al 17 dicembre 2020.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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