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Tra sottoprodotti e sottorifiuti

Tra i numerosi argomenti in cui spiccano maggiormente superficialità, pericoloso pressapochismo ed ignoranza, sicuramente quello relativo ai sottoprodotti merita un posto almeno sul podio.

Finchè un manipolo di sprovveduti o ecofurbi (quando non “ecocriminali”) si inventa scorciatoie giocando su sconcertanti ed indifendibili situazioni pseudo lecite in quanto contenute in documentazioni di rango secondario (v. le inqualificabili Circolari “esplicative” del 2017) magari sostenute da “s-consulenti” improvvisati, tanto quanto: del resto la mamma dei somari è sempre incinta, e il suddetto manipolo si merita di finire dritto in procura con le successive conseguenze penali-amministrative-reputazionali che si merita.

Ma quando si sentono rappresentanti istituzionali sparlare di intermediari con detenzione, autorizzazioni e – addirittura – di “sottorifiuti”, beh, non mi si dica che non è il caso di fare un po’ di chiarezza!

Se volete confrontarvi con me, vi segnalo che il 9 maggio prossimo si terrà a Piacenza, ma anche in diretta streaming, un corso di formazione proprio su SOTTOPRODOTTI – Tra rischi e opportunità. Disciplina, criticità, soluzionitenuto da me e Miriam Viviana Balossi.

Vi aspetto!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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