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Sottoprodotto? Mission impossible?

Forse non tutti sanno che i tre più importanti (praticamente gli unici) strumenti di Circular economy sono il riciclaggio (ovvero recupero di materia End of Waste, praticamente quasi impossibile nel nostro Paese da due anni), la preparazione al riutilizzo (proprio impossibile nel nostro Paese perchè non è stato mai emanato entro l’11 giugno 2001 l’indispensabile DM applicativo) e il riutilizzo (la cui declinazione più importante è costituita dal sottoprodotto, misterioso – e quasi impossibile – oggetto del desiderio per centinaia di imprese, nonostante siano passati oltre tre anni dall’entrata in vigore del DM 264/16 che avrebbe dovuto “agevolare” la dimostrazione del possesso dei requisiti di cui all’art. 184bis TUA).

Vorrei sommessamente rammentare – in relazione a quest’ultimo istituto – che la ratio del medesimo consiste esclusivamente nel non sprecare materie prime, come ben chiaramente si legge nella stessa “Guidance on the interpretation of key provisions of Directive 2008/98”: “sono consentiti quegli interventi che «nella catena del valore del sottoprodotto» risultano «necessari per poter rendere il materiale riutilizzabile». La Commissione esemplifica così: il sottoprodotto «… può essere lavato, seccato, raffinato od omogeneizzato», nonché «… dotato di caratteristiche particolari» con l’aggiunta di «… altre sostanze necessarie al riutilizzo…».

Così in tutta Europa, tranne un’unica eccezione, indovinate quale…

Qualche esempio tratto da recenti sentenze della Cassazione penale: non sono qualificabili come sottoprodotti ma come rifiuti: il terreno di pulizia degli ortaggi (Cass. 17819/19), la sansa di olive (Cass. 4952/19 e 9056/20), il pastazzo di agrumi (Cass. 1426/19) e persino – udite udite! – i sampietrini riutilizzabili in altra sede (Cass. 14746/20).

Sottoprodotti? Manco Ethan Hunt riuscirebbe nell’impresa senza lasciarci le penne! Continuiamo così…

Se poi volete saperne davvero di più e organicamente di questo argomento vi segnalo la Summer School Gestione Rifiuti, da remoto, dal 24 al 26 giugno a casa vostra o nel vs ufficio!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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