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La terra dei cuochi?

Mentre qualcosa finalmente si muove sul terreno della gestione dei fanghi da depurazione in agricoltura (v. art. 41 del DL Ponte Morandi come convertito nella L. 130) con conseguente segnalazione del nostro prossimo Corso di formazione in materia a Bologna il 30 gennaio, e persino sulla annosa vicenda della classificazione dei rifiuti con voce a specchio ci stiamo avvicinando alla tanto attesa sentenza della Corte di Giustizia (v. conclusioni Avvocato Generale) , con segnalazione del Corso di formazione sui Rifiuti pericolosi a Milano il 17 gennaio , credo che – in 30 anni di onorata carriera – non ho mai sentite tante fesserie sulla corretta gestione dei rifiuti come in questi giorni. E vi assicuro che ne ho sentite tante!

Tra le bestemmie lette e sentite una mi ha colpito più di tutte: che per superare nel modo più rapido ed efficace la terribile situazione della terra dei fuochi (stracolma di rifiuti “speciali pericolosi”) bisogna intervenire “aumentando la raccolta differenziata” (cit. letteralmente conferenza stampa del Governo il giorno 19 c.m.). Ma come si fa a dire certe bestialità! E per giunta con convinzione!

Rammento, tanto per capire il livello del nostro legislatore in materia, che da qualche anno è vigente nel nostro ordinamento l’art. 256 bis, nato proprio (si diceva!) per contrastare quel drammatico fenomeno, il quale – leggendo con attenzione – è applicabile in realtà nei confronti nei confronti di chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati, ma non a discariche abusive! E pertanto è applicabile ovunque tranne che li! Fantastico!

Del resto agli elettori si parla per keywords e non per concetti giuridici e tecnici: “tossico nocivi”, “terra dei fuochi”, “differenziata”, “porta a porta”. Così sì che si fa audience! E’ vero o no?

Visto che noi italiani siamo esperti di attività culinarie e le trasmissioni coi grandi chef vanno così di moda, consiglio a chi non sa nulla della materia di darsi magari ai fornelli, oppure potremmo invitare qualcuno ai nostri Master sulla Gestione dei rifiuti . Che ne pensate?

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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