20/01/2021
di Stefano Maglia
Tra responsabili ed irresponsabili (ambientali)?
Care/i web-lettrici/lettori,
Tra responsabili ed irresponsabili?
In questi giorni in cui non ci si vuol proprio far mancar nulla, tra crisi pandemica, economica e – persino – di governo, c’è un termine assai ricorrente: responsabilità. Dall’irresponsabile narciso toscano alla pattuglia dei “responsabili”, sino agli irresponsabili pandemici (no virus, no mask, no vax), vi sono 1000 sfumature di ir-responsabilità, ma in questa sede – ovviamente, per competenza – vorrei parlare esclusivamente delle ir-responsabilità ambientali.
Iniziamo intanto con le poche figure tipiche del settore rifiuti, in particolare con il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, il Responsabile ADR ed il Direttore tecnico impianti rifiuti.
Di che responsabilità stiamo parlando? Attenzione: ognuna di queste figure è responsabile esclusivamente nei limiti delle specifiche funzioni! Per esempio il produttore/gestore dei rifiuti deve essere ben conscio che quasi sempre le responsabilità inerenti il suo ruolo (es. corretta classificazione, scelta e controllo dei trasportatori/destinatari, ecc.) rimane sul suo groppone, il più delle volte ignaro di questo peso, dopo essersi fatto ben bene “turlupinare” dal primo “non preoccuparti ci penso io” che trova sulla sua – scivolosa – strada. E questo senza parlare di deleghe di funzioni!
COnsapevolezza, COmpetenza e COnoscenza definiscono i limiti ed il perimetro delle responsabilità ambientali. Di irresponsabili ne abbiamo abbastanza, o no?
A proposito di competenza e perfezionamento professionale è in arrivo una grande novità formativa…Quale? Un po’ di suspance suvvia!
Alla prossima settimana!
Stefano Maglia
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