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Tutti giù per Terra? Ora e sempre resilienza!

Lo scorso 22 aprile si è celebrata (da chi e come?) la Giornata Mondiale della Terra, la “teoricamente” più grande manifestazione mondiale dedicata alla salvaguardia del nostro pianeta. E solo pochi giorni dopo, nel nostro Paese, tra mille polemiche e vergognosi ed imbarazzanti distinguo, la Festa della liberazione dal nazi-fascismo. In mezzo a queste due scadenze sono stati anche diffusi i dati sull’inquinamento atmosferico in Europa, che confermano non solo che oltre 1200 persone (in gran parte bambini) muoiono ogni anno per questo motivo nella completa ignavia di chi ci governa (la “mia” Pianura Padana? altro che Terra dei Fuochi!).

Più volte ho manifestato le mie perplessità sulle “Giornate mondiali” di qualsiasi tema, ma questa volta vorrei condividere alcune mie riflessioni.

Giornata mondiale della Terra. Nel silenzio di TUTTI, questi sono i dati che ho concentrato in un’unica slide che solitamente utilizzo per parlare di sostenibilità e futuro.

C’è bisogno di commentarli?

In sintesi siamo davvero ad un punto di non ritorno. Il problema più grave è che non c’è una diffusa consapevolezza di questo disastro. A livello planetario, europeo e nazionale sembra diventato un tema sempre più destinato a discussioni tra la Scienza (!) e i negazionisti a prescindere, o comunque difensori strenui del principio che tra sostenibilità ecologica ed economica non c’è partita! W la rassicurante “sconfort zone”!

Solo per rimanere a noi, meglio parlare giorni e giorni di armi, ponti, orsi, “invasioni” inesistenti, di lingua in pericolo (!), per far spostare continuamente la mira verso nemici “comodi”, invece che discutere, informare ed agire per invertire la rotta prima di schiantarsi davvero. Attenzione! Quelli pericolosi sono quelli che imbrattano i muri e difendono gli orsi e il diritto di respirare!

Se non impariamo a concentraci tutti verso il più grande nemico comune, alla resilienza (la pandemia qualcosa ci ha insegnato, o no?) dovremo aggiungere una buona dose di resistenza. Saremo pronti? La storia insegna e non si deve dimenticare.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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