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Ancora nuke. Ma non dovevamo vederci più?

Fatemi capire. Mentre si muore (e si morirà sempre più) per inquinamento atmosferico e catastrofi generate dai cambiamenti climatici (diamo solo un’occhiata ai 2 milioni di morti dagli anni’70 ad oggi citati nel rapporto clima OMM) e dopo due referendum in cui il popolo italiano ha chiaramente affermato che di nucleare non ne vuol sentire nemmeno parlare, il Ministro Cingolani apre al Nucleare di quarta generazione (che, se va bene, ci sarà nel 2040)? Sarebbe questa la soluzione e per giunta in tempi rapidi?

Per non parlare del paradosso di chi fa il tifo per il deposito nazionale di rifiuti nucleari (dopo 35 anni di chiusura delle centrali) in quanto porterà “lavoro ed economia” e “genererà ricchezza per il territorio”. Consiglio a questo punto alla Sottosegretaria al MITE che ha sostenuto tale tesi al webinar di apertura del seminario nazionale della Sogin, di attivare il comune in cui risiede per proporsi con entusiasmo per accogliere con gratitudine questo ben di Dio.

Mi ricorda un po’ quando 40 anni fa per far accettare la centrale nucleare proposero ai caorsani ogni altro ben di Dio: bollette gratuite, lavoro per tutti, illuminazioni straordinarie (ricordo che feci una partitella di calcio in un campetto illuminato come il Maracanà). Insomma mancava solo “chiù pilu pettutti” di Cetto Laqualunque per far filotto con ogni possibile specchietto per le allodole a disposizione.

In tutto questo mi chiedo (a parte alcune ovvie considerazioni che è meglio che tenga per me): ma di risparmio energetico e di risorse non si parla più? Rammento i dibattiti di decine di anni fa in cui si dimostrava, per esempio, come la semplice sostituzione in ogni famiglia di una lampadina ad alto consumo con quelle di ultima generazione produceva un risparmio energetico complessivo paragonabile alla produzione di una nuova montagna di MW.

Ma temo che di questi tempi, in cui si preferisce utilizzare Amazon per ogni stupido capriccio senza mai pensare all’impatto che può avere in termini di quantità di CO2 prodotta dal trasporto e dallo spreco di risorse in imballaggi, questo sia solo un invito/auspicio destinato a cadere nel vuoto. Ma almeno questo senza spreco di risorse (mentali).

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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