Care/i web-lettrici/lettori,

Poco chiaro? Mo ti chiarisco tutto. Forse.

Una premessa. Nel campo ambientale è indispensabile che vengano realizzati tanti decreti attuativi (regolamenti?) di norme primarie, le quali, al contrario, rimarrebbero lettera morta.

Senza andare agli esempi più emblematici (per es. i “non decreti” sulla preparazione al riutilizzo e sul certificato di avvenuto smaltimento) è comunque sotto gli occhi di tutti l’immensa difficoltà di veder realizzati – e possibilmente in tempi non biblici – questi decreti.

Quando poi questo accade (e miracolosamente vanno pure in Gazzetta ufficiale dopo gestazioni da elefante), sono scritti talmente bene che subito dopo lo stesso ministero deve spesso emanare circolari “esplicative”. Senza arrivare alla meraviglia di una circolare del 3 marzo che “esplica” che l’obbligo di iscriversi all’elenco dei produttori di sottoprodotti in virtù del DM 264/16 entrato in vigore il 2 marzo in realtà era uno scherzo (!), anche sulle terre e rocce da scavo non si scherza. Il 10 di novembre il Ministero dell’ambiente ha “esplicitato” cosa diavolo si debba intendere ora per matrici materiali di riporto dopo il DPR 120/17. Scriverle subito chiare no?

In ogni caso per far davvero chiarezza sulle nuove discipline dei sottoprodotti e delle terre e rocce da scavo, vi segnalo i corsi di formazione PRODUTTORI DI RIFIUTI: opportunità, obblighi, responsabilità (MILANO 12 dicembre), TERRE E ROCCE DA SCAVO: la nuova disciplina (MESTRE 30 novembre e MILANO 6 dicembre) e il MASTER GESTIONE RIFIUTI (ROMA dal 15 dicembre).

Alla prossima settimana!!!!!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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