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Sconsiglio di Stato?

Pur con tutto il doveroso rispetto per il massimo organo di giurisprudenza amministrativa, mi duole dire che non è la prima volta che il CdS assume posizioni quantomeno discutibili, che poi in qualche modo vengono “riaggiustate” il più delle volte dalla Corte di Cassazione penale (per es. in tema di fresato d’asfalto), ma questa volta oltre ad alcuni palesi errori interpretativi non si è nemmeno tenuto conto delle devastanti conseguenze di certe posizioni.

Mi riferisco, ovviamente, alla Sentenza 28 febbraio 2018, n. 1229, che in tema di End of Waste (cessazione della qualifica di rifiuti) giunge ad affermare che “è escluso che esista per enti e/o organizzazioni interne allo Stato, incluse le Regioni, il potere di definire, in assenza di normativa UE, cosa è da intendersi o meno come rifiuto” lasciando intendere in qualche modo che un’autorizzazione ordinaria non potrà più definire se e quando sia davvero completato il ciclo di recupero di un rifiuto.

Ovviamente ci torneremo in modo più articolato (intanto date un’occhiata all’articolo di Paolo Pipere ed al comunicato di Unicircular) ma intanto faccio notare che appunto lo Stato (e non le regioni) ha una legge (il DLvo 152/06) in cui non solo all’art. 184-ter , terzo comma, afferma esplicitamente che “nelle more dell’adozione di uno o più decreti di cui al comma 2, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al DM 5 febbraio 1998”, ma anche l’art. 208 che regola appunto il sistema autorizzatorio in forma ordinaria, in cui al comma 1 si legge che la domanda deve essere presentata “alla regione competente per territorio”.

Altro che End of Waste! Questo sta diventando un “End of West”, un vero far west!

In attesa di interventi definitivi ed istituzionali che possano evitare il sostanziale blocco delle operazioni di recupero di rifiuti nel nostro Paese, vi invito a partecipare al corso di FormazioneSottoprodotti ed End of Waste (a Milano il 18 aprile) in cui Paolo Pipere ed io tratteremo ampiamente anche di questa questione.

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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